La Via Lattea dell’arte

Domani apriranno i battenti della 59ª Biennale d’Arte e guardando dallo spioncino questi giorni di preview, abbiamo la sensazione che sarà un’edizione dalle mille e una notte; sarà popolata infatti da storie raccontate perlopiù da artiste donne (191) provenienti prevalentemente da luoghi come Dakar, il Venezuela o l’Iran.

Tutto prende spunto da Il latte dei sogni, un libro di racconti per bambini dell’artista Leonora Carrington (1917-2011). Nata in Inghilterra, amica dei surrealisti a Parigi (e surrealista lei stessa), sceglierà però di vivere in Messico, luogo dal mito verde e puro, dove diventerà un’eroina nazionale. La biografia di Leonora, tutta sud e magia, lancia il gomitolo della mostra che rotolerà tra i Giardini e l’Arsenale: 1433 opere, per 213 artisti da 58 Paesi.

Abbiamo così preparato il nostro telescopio tutto al femminile che ci fa guardare lontano, per una Biennale a testa insù (nei sogni certo, ma anche per distogliere un po’ l’occhio da questo presente). Del resto, come ci ricorda il titolo del Padiglione Italia di Gian Maria Tosatti, se forse stiamo vivendo una “storia della notte” è indubbio che seguirà un “destino delle comete”. E noi, in questa nuova Via Lattea, cominciamo ad aguzzare la vista.