Il 18 agosto 1903 l’ingegnere tedesco Karl Jatho costruisce il primo modello di aeroplano a motore, quattro mesi prima dei fratelli Wright

Karl Jatho è un personaggio che sembra esser stato dimenticato persino dall’Enciclopedia Britannica. Su di lui, il web procede a balzi, come del resto erano i suoi tentativi di volo: una manciata di secondi a pochi piedi da terra. Cosa di cui era tutto, tranne che soddisfatto.

Ma personaggi come lui non sono certo secondari, perché sono l’humus da cui nascono i grandi, o le grandi scoperte. Hegel – suo connazionale – li definirebbe forse comparse inconsapevoli dell’“astuzia della Ragione”, quell’ingrediente segreto che permette al mondo di rinnovarsi, sempre.

E ci piace pensare che sia andata proprio così, tra l’ingegnere tedesco e i fratelli Wright: una staffetta ai due angoli del mondo manovrata da chissà cosa. Non a caso, le cuffiette hanno fatto un’incursione dal futuro per facilitare l’impresa, dispensando piccoli suggerimenti di volo: il progresso, e il Novecento, non potevano certo attendere.

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Sant’Elena